10 Giu Polvere senza più respiro
Cadono dai giornali i titoli di sangue che parlano di bambini violentemente uccisi.
Nessun cordoglio, nessuno si ferma e la mattanza continua.
Zohra violentemente uccisa per aver ridato la libertà a due pappagallini.
Bimba schiava in un paese che ancora consente la schiavitù minorile dietro l’ipocrisia della parola “lavoro”.
E così i padroni hanno infierito sul tuo piccolo corpo per aver compiuto un gesto di pietà che loro non erano
in grado di concepire: restituire la libertà ad un essere vivente che della libertà ha il simbolo, due ali.
Due ali per innalzarsi verso il cielo e scordare la gabbia, due ali che tu non avevi per affrancarti dai padroni
che ti tenevano schiava e ha considerato la tua ribellione un affronto intollerabile.
Può essere anche questo il mondo degli adulti Zhora quando i bambini non obbediscono ai loro capricci o
quando non soddisfano le loro attese o quando li mettono stretti all’angolo davanti alle loro spaventose
verità.
Le favole ci dicono che fu un bambino a rivelare al re di essere nudo, mentre si pavoneggiava convinto di
essere avvolto in vesti sontuose.
Anche oggi ci sono tanti re che vestono i panni del potere a vario titolo ed è pericoloso dirgli che in realtà
sono vestiti di niente e che nessun potere può schiacciare la verità dei bambini anche quando spezza la loro
breve esistenza.
E’ scritto però che l’età in Cielo non si misura con gli anni ma con la sapienza della vita.
Così Zhora chi ha creduto che bastasse ucciderti per fermare il tuo anelito di libertà, non sa che tu ora sei
diventata adulta e rivestita di candide vesti sei accanto al Trono dell’Agnello, immolato ma ritto e vivente,
in attesa del giudizio sulla storia.
Ed il giudizio dice che per chi ti ha ucciso non ci sarà Resurrezione per la Vita, sarà dissolto e tornerà polvere
senza più respiro.