22 Lug LA TRAGEDIA DELLA PICCOLA #DIANA NON È UN CASO ISOLATO, NECESSARIO AVVIARE UNA RIFLESSIONE PROFONDA
La notizia arrivata da Milano, di una mamma che ha lasciato sua figlia Diana di appena un anno e mezzo morire di stenti, è davvero atroce. Purtroppo, sempre più spesso leggiamo storie come questa e noi, con il nostro Osservatorio per i diritti dei minori, abbiamo incontrato decine di donne lacerate dal conflitto tra maternità e femminilità come di opposti inconciliabili. Derive ideologiche, che riducono la femminilità a seduzioni edoniste ed esaltano il corpo solo se giovane e palestrato, hanno alimentato una cultura che ha estromesso la maternità tra le principali espressioni del genio femminile.
Bisogna scardinare questo modo di vedere le cose e agire sempre di più per tutelare tutti i bambini, che non hanno nessun tipo di difesa, affinché tragedie come quella di Diana non si ripetano più. Come Fonte d’Ismaele chiediamo a tutte le istituzioni, i giuristi, gli psicologi, le associazioni e chiunque abbia a cuore il destino dei nostri figli, di avviare insieme una riflessione profonda, su come siamo arrivati a questo punto e su cosa si può fare per cambiare le cose. È una battaglia fondamentale, dalla quale dipende il futuro di tutto noi.