Concorso letterario “Restiamo a casa”

Concorso letterario “Restiamo a casa”

IL CONCORSO SI E’ CONCLUSO LO SCORSO 3 MAGGIO.

IL 3 GIUGNO SARANNO RESI NOTI I 3 VINCITORI.
A BREVE DAREMO NOTIZIA SULLE MODALITA’ PER USUFRUIRE DEI BUONI LIBRI IN PALIO.

ED IN PIU’ STIAMO PER ORGANIZZARE UN ALTRO CONCORSO PER LA FASE 2… CONTINUATE A SEGUIRCI!

“Restiamo a casa. Raccontaci come stai vivendo questo tempo di forzata distanza: dalla scuola, dagli amici, dal quartiere”. Questo concorso è dedicato ai bambini delle elementari di Roma e provincia e ideato dalle associazioni Medicina Solidale e Fonte di Ismaele.

“È un modo – spiega Lucia Ercoli, direttore di Medicina Solidale – per aiutare i nostri bambini a guardare avanti con fiducia e serenità. Tutti i lavori li raccoglieremo in un libro che doneremo a tutte le scuole di Roma”.

Partecipare è semplice: compila il form qui sotto e inviaci una tua poesia, un tema, un disegno o quello che ti ispira la tua fantasia…

Il primo classificato si aggiudicherà 300 euro in buoni libro e sussidi audiovisivi e giochi.

La scadenza del concorso è stata prorogata fino al 3 maggio 2020. (Ci riserviamo di aggiornarla in base alle proroghe governative).

Tutti i racconti verranno raccolti in un libro-testimonianza su come i bambini hanno vissuto questo tempo della storia.

Aggiornamento:

Grazie al successo dell’iniziativa e alle opere inviate, si è deciso di aggiungere altri due premi, oltre al premio letterario, ci saranno premi anche per:

  • Contributo multimediale
  • Disegno

Invia qui il tuo lavoro

Da compilarsi a cura del genitore del bambino:

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Di seguito verranno pubblicati tutti i contributi dei bambini

(in ordine di arrivo)

Disegno inviato da Dominic
14/3/2020

Riflessioni audio sul Coronona Virus inviate da Dominic

Seconda riflessione audio inviata:

Brani musiciali inviati da Dominic

Brano musicale #1:

Brano musicale #4:

Brano musicale #2:

Brano musicale #5:

Brano musicale #3:

Brano musicale #6:

Filastrocche di Luca B.

 

Filastrocca numero uno

Stare a casa è un grande strazio
Per fortuna c’è lo spazio
Per saltare sopra i letti
Per mangiare gli spaghetti
Per dar calci ad un pallone
Per far bolle di sapone
Per guardare dei cartoni
Per macchiarsi i pantaloni
Per preparare la merenda
Per smontare la tua tenda
Per giocare coi cugini
Per farcire dei panini
Per contare fino a cento
Per pulire il pavimento
Per cantare a squarciagola:
“Vorrei tanto andare a scuola!”

Filastrocca numero due

Quando finirà la quarantena
voglio invitare i miei amichetti a cena
Offrire hamburger con le patatine
tramezzini, pistacchi e noccioline
Andare tutti insieme in biciletta,
e organizzare una gara di staffetta.
Magari andare al mare a passeggiare
e se incontro qualcuno lo vorrò abbracciare.
Faremo volare un aquilone colorato
Correndo tutti insieme su un bel prato
Voglio fare un pic nic in compagnia
Comprando qualche cosa in pizzeria.
Andare al cinema potrà esser divertente
E lo farei insieme a tanta gente.
Per ora sona a casa, ed ancora un po’ ci resto
Ma queste cose le farò le farò davvero molto presto….

Filastrocca numero tre

Non voglio proprio che entri a casa mia
Neanche per sbaglio qualche malattia.
Ma casa mia voglio che sia aperta
Per qualche sorpresa, per qualche scoperta.
Ad esempio una idea molto originale
Per cuocere le braciole di maiale
Tanta allegria, tanto buonumore
E pazienza se si farà rumore….
Una storia tutta da inventare
Una musica con cui si può ballare
Delle filastrocche scritte da Zio Luca
Delle palline da mandare in buca
Una torta di panna a cinque piani
Una collezione di piccoli aeroplani
Una canzone da cantare sul balcone
Che la sentano tantissime persone

Poesia di Elena P.

Coronavirus

Il coronavirus è qua
Ma è partito da Wuhan
Uscito dalla Cina
Nessuno ha trovato una medicina
Stan studiando medici e ricercatori
Una cura per non commettere più errori
È arrivato in Italia
Iniziando dalla Lombardia
Adesso è tutta zona rossa
E son tutti rinchiusi in casa
Ce la possiamo fare insieme
Se nessuno più la teme

Disegno di Tiziana A.

Restiamo a casa!

Disegno di Vincenzo S.

Poesia e disegno di Giulia C.

Uno strano virus

Basta uno starnuto e tutti scappan via.
Ci laviam le mani,
per sconfiggere il 99,9 dei germi,
ma lo 0,1 fa baldoria.
Basta!Virus ora hai veramente esagerato,
Carnevale ormai è passato
e noi dobbiam rindossar le mascherine.
Non crederti più importante degli altri virus,
perché ti chiami corona.
dicevano in Italia non arriverà,
invece anche qua è arrivato,
forza Italiani tutti insieme sconfigeremo questo virus è non ci arrenderemo perché siamo Italiani.
Dice Conte :- scuole chiuse.
Tutti a far baldoria per strada, tutti apiccicati
e un virus si prenderan,
chi si rinchiude dentro casa con scorte di cibo,
è più intelligente,
ma da solo non riuscirà a combattere questo virus.
Un metro di distanza, lavare le mani, non toccarsi il viso, ecc.
Sono regole che nessuno rispetta
e il virus si espande sempre di più.
Al supermercato c’è tanta fila,
per fare scorte di cibo, un metro di distanza,
con controllori che ti fanno entrare quattro a quattro.
Ora la gente
è occupata nella caccia alle costossime
mascherine e amuchina.
Forza mondo, se siamo tutti insieme,
rispettando le regole,
questo virus noi faremo scappare
e di sicuro non tornerà mai più.
Forza mondo mettiamoci a lavoro.

Disegno di Adriano K.

Al parco!

RACCONTO DI MARTINA B.

LA QUARATENA!

In questo tempo di quarantena mi sto rendendo conto del fatto che la scuola è una cosa bella e chi riesce andarci è fortunato! Mi mancano moltissimo i miei compagni e le mie maestre. La cosa che mi fa più rabbia è che probabilmente la scuola non riaprirà dunque non potrò salutare la mia classe, i miei compagni e le mie maestre.

Voi direte “come no, l’anno prossimo li rivedrai!”

Non è così perché io l’anno prossimo cambierò scuola: da elementare a prima media. Fortunatamente comunque con il telefono riesco a sentire le mie amiche, anche se solo alcune, e passiamo del tempo insieme.

Con le maestre invece riusciamo a fare le lezioni in videoconferenza non così coinvolgenti come quelle in classe. La causa di questa quarantena è il CORONAVIRUS. Non si può uscire se non per la spesa , per lavoro o per visite mediche urgenti. È una cosa noiosissima!! Mi ritengo fortunata perché ho una sorella e quindi ho qualcuno con cui giocare e disegnare.

La paura più grande per me è quella di trovarmi direttamente alle medie senza aver salutato i miei amici.

Disegno di Rachele M.
La gente nasconde la propria bellezza come la perla nella conchiglia.
Come noi che restiamo dentro casa per colpa del corona virus, non vedo l’ora di rivedere tutti i miei amici e sorridere insieme e dire : é andato tutto bene

Disegno di Alessio M.
Dopo un temporale c’è sempre un arcobaleno, così come in questo periodo, l’arcobaleno  mi rappresenta Felicità e promette che tutto andrà bene.

Disegno di Martina I.

Racconto di Martina I.

Andreea L.

Poesia e disegno di Isabella L.

RESTARE A CASA E’

RESTARE A CASA E’ RISPETTARE LE REGOLE,
AIUTANDO CHI TRA NOI ORA E’ PIU’ DEBOLE.
RESTARE A CASA E’ AMARE LA VITA
CON I SUOI FUNERALI E LE SUE NEVICATE CANDIDE
TROVARE LA FELICITA’ NELLE VICENDE PIU’ SQUALLIDE.
RESTARE A CASA E’ ATTENDERE IL SOLE
NEI GIORNI DI NERA TEMPESTA,
VEDERLO RIFLETTERE TRA I PETALI DI UNA GINESTRA.
RESTARE A CASA E’ FISSARE L’ OROLOGIO DEL SOGGIORNO
ASPETTANDO CHE PASSI UN ALTRO GIORNO.
RESTARE A CASA E’ SCHIVARE LE GONFIE
PAROLE CON FRANGE DI FESTA,
CAPIRE CHI CON TE E’ STATA PIU’ ONESTA.
RESTARE A CASA E’ VOLARE SULLE ALI DELLA FANTASIA
ANCHE PER SCRIVERE QUESTA POESIA.

Disegno di Alexandra P.

Disegno di Tullio G.

Come passo i giorni a casa

Mi chiamo Alice sono una bambina di sette anni che frequenta la classe seconda e vivo in una casa molto vicino alla scuola in un paese che si chiama Marcellina, in questi giorni sono a casa perché c’è il Coronavirus.
Prima di questa emergenza andavo regolarmente a scuola con i miei amici e nel pomeriggio ci vedevamo al parco giochi dove ci divertivamo insieme.
Poi il governo ci ha chiesto di rimanere a casa e di stare a distanza per sconfiggere il Coronavirus.
Ora passo i miei giorni in casa a giocare con le bambole, le costruzioni e le carte, gioco anche a palla avvelenata, faccio palestra guardando video alla TV con i miei fratelli e poi faccio i compiti con mamma e papà.
In questo momento le cose che mi mancano di più sono la scuola ed i miei amici e con l‘arrivo della primavera mi piacerebbe uscire di più, soprattutto mi piacerebbe stare su una spiaggia.
A volte ripenso a quando nel parco incontravo i miei amici e per prima cosa ci abbracciavamo, chissà quando potremmo rifarlo…….
Mi dispiace per tutti gli anziani che sono più deboli e che rischiano più di tutti di prendersi questa malattia.
Anch’io ho dei nonni che non posso andare a trovare e che mi mancano molto.
Da parte mia continuerò a seguire le regole con la speranza che questo virus prima o poi passerà.
Mi auguro che: “andrà tutto bene”.

Disegno di Leo P.

“Ho disegnato un bambino, che si chiama Leo come me, che con la sua felicità sconfigge il coronavirus. Perché la felicità ci fa fare tutto.”

Racconto di Maura G.

Caro Coronello,

in questi giorni sto sempre a casa per colpa tua.

Non è male stare a casa con la mia famiglia, ma mi mancano tante cose della scuola. Mia madre, per farmi sorridere, ogni tanto suona un campanellino e quel campanellino mi accende un ricordo…..

Sono a scuola e faccio la merenda mentre parlo con i miei amici; finita la merenda, tutti sui banchi a studiare italiano e matematica.

La maestra Maria di italiano è tranquilla e buona; mi piace così tanto fare con lei i dettati e le schede.

Poi c’è la maestra Clara di matematica, molto buona anche lei; con lei mi piace fare le moltiplicazioni e l’orologio.

– Maura, Maura!!!!

Ecco mia madre che mi chiama per fare i compiti…

Sono ancora a casa, non sono a scuola, purtroppo…

Faccio i compiti co nostalgia; mi mancano tanto le risate delle mie maestre e delle mie amiche.

Quando te ne andrai Coronello io chiamerò tutte le mie amiche e i miei amici e andremo a giocare nel parco o a casa mia e torneremo tutti felici a scuola con le nostre maestre così super brave.

Spero che tu Coronello te ne andrai molto presto e sono sicura che sarà così.

So che andrà tutto bene, lo dice tutti i giorni mia madre.

Io ora sto sempre a casa con lei e con mio padre, e mio fratello Franco; ci sono anche i miei due gatti , Masha e Zeus’ e un robottino che pulisce, mi diverto un sacco e sono anche felice.

Ma non così tanto: perché mi mancano tante persone, ma proprio tantissimo mi mancano.

Spero che tutto quello che stai facendo tu Coronello, farci rimanere a casa senza parlare e uscire con le persone care, presto smetterai di farlo!

Quando andrai via Coronello, non tornare mai più!!!

Tema di Alexandra P.

Ciao virus Coronello
tu sei proprio un monello.
Son distante dagli amici,
che non sono più felici,
mi hai tolto la mia insegnante
che mi pensa ogni istante;
mi hai tolto la mia scuola
e on line il tempo vola
mi hai proibito di abbracciare
ma io so ancora amare.
Sono certa che un dottore
farà sparire questo molare.
A quel punto devi fuggire;
non ti resta che sparire.
Ritornerà l’arcobaleno
e un mondo più sereno!

Poesia di Matteo P.

classe V sez. D Scuola primaria statale “G. Mazzini” – Roma

 

Vita
Coronavirus, vai via!
Ci fai provare la malinconia
Ci fai restare a casa senza uscire
Troppe persone hai fatto morire
Nessuno nel mondo può far finta di niente
e il coronavirus intanto non si pente
Ma la speranza non sarà mai finita
e, oltre alla morte, intorno a noi c’è sempre la Vita!

Racconto di Umberto C.

 

 

Disegno di Paola U.

Racconto e disegno di Assunta R.

Poesia di Alice C.

“La gabbia”

Io a casa devo star

Finchè il Corona virus non finirà,

a volte non so che far

gioco e faccio i compiti ma prima o poi la noia salirà

Mi sento come un uccello nella gabbia

quando penso che non posso vedere gli amici mi sale la rabbia

spero che passi presto questo momento

così possiamo tornare tutti a scuola, il nostro divertimento !!!

Disegno di Federica C.

Poesia di SIMONE A.

IL MIO AMICO ARCOBALENO

IL MIO AMICO ARCOBALENO CHE MI RENDE COSI’ SERENO

HA TANTI BEI COLORI

CHE SEMBRAN TANTI FIORI

ACQUA E LUCE SI INNAMORANO ED INSIEME MI RINCUORANO

TU LO VEDI PER UN ATTIMO E TI FA FERMARE IL BATTITO

POI LO CERCHI PIU’ NON C’E’ MA RIMARRA’ SEMPRE CON TE.

Simone A., 3a elementare

Disegno di Nicola C.
“Supereroi”

Disegno di Samuele G.
“Riflessione situazione covid-19”

Riflessione di Samuele G.
“Riflessione situazione covid-19”

Poesia di Eduard S.
“Un piccolo virus incoronato”

È entrato nella mia vita
Non posso andare a scuola
Non posso giocare fuori
Non posso abbracciare i miei nonni
Non posso incontrare i miei amici
Ma se tutti in casa restiamo
È sul balcone giochiamo
La scuola on-line noi la facciamo
Le mani noi le laviamo
Cura de noi abbiamo
Questo virus noi sconfiggeremo
ANDRÀ TUTTO BENE

Disegno di Eduard S.

Tema di Michele N.

Disegno di Michele N.

Poesia di Rebecca M.
5 marzo… niente scuola!

Tutti a casa,in quarantena.
Quarantena!…ma cos’è?
Me lo chiedon pure a me!
Sembra come nascondino,
Tutti chiusi in casa per benino!
Niente amici,niente sport,
niente shopping e passeggiate
possiamo fare solo videochiamate.
Anche quando la maestra spiega
col telefono ci si collega.
Tutti insiem ce la faremo
e un bel giorno all’aperto torneremo.
Restiamo tutti a casa….
Non disobbediamo!
Andrà tutto bene….
Lo sappiamo

Tema di Nicolò A.

Tema di Leonardo Morales

Tema di Mattia A.

Tema e disegno di Maria Laura L.

Tema e disegno di Deva Z.

Tema e disegno di Jacopo P.

Tema e disegno di NICKOLAS JASON T.

Tema e disegno di Hamza B.