22 Nov Infanzia, On. Bellucci (FdI): “Presentata proposta di legge per abbassare limite eta’ ascolto minori” – Intervista dell’Ansa
Roma, 18 novembre 2021
“In attesa del 20 novembre che è la giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che quest’anno coincide anche con il trentennale della ratifica dell’Italia della convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, siamo qui e ci siamo uniti ai bambini dell’associazione Fonte di Ismaele per esprimere la nostra assoluta adesione alla loro richiesta.
La richiesta che fanno questi bimbi è quella di far sì che le istituzioni e il Parlamento possano dare vita a quei diritti che sono stati riconosciuti dall’Italia, diritti fondamentali e importanti, il diritto ad avere dei genitori, il diritto alla salute, il diritto ad una scuola gratuita, il diritto a poter esprimere le proprie opinioni sempre comunque e innanzitutto quando si decide sulla vita dei bambini e quindi sulla loro vita.
I bambini oggi in particolare hanno chiesto che possa essere istituita la giornata nazionale dell’ascolto del minore e questo è davvero una questione importante perché purtroppo nelle nostre leggi ci sono tanti aspetti che tutelano pienamente i minori ma invece non è adeguatamente previsto l’ascolto del minore.
Nel nostro codice di civile per esempio si dice che i bambini devono essere ascoltati obbligatoriamente a partire dai 12 anni; al di sotto dei 12 anni è una scelta discrezionale del giudice.
La convenzione dell’ONU non recita questo: dice che i bambini devono essere sempre e comunque ascoltati, ovviamente in un contesto che sia capace di poter promuovere il loro ascolto e di poter promuovere la loro espressione.
E allora anche come Fratelli d’Italia abbiamo presentato già da tempo una proposta di legge che abbassa il limite d’età d’ascolto, lo abbassa agli 8 anni e quindi che durante i procedimenti giudiziari i bambini vengano sempre e comunque ascoltati sopra gli 8 anni.
Noi siamo perfettamente convinti che un bambino 8, 9, 10, 11 anni sia nelle condizioni di poter dire ciò che prova, ciò che sente, ciò che sente soprattutto di più importante per sé quindi credo che questo tipo di modifica dovrebbe essere accolta dal Parlamento per rispondere alla richiesta di questi bimbi: di vedere in Italia i diritti dei bambini accolti, promossi e quindi riconosciuti”.